Immagine votiva di Porta San Giovanni “Madonna del Fulmine”

L’immagine votiva posta all’interno della Porta San Giovanni è difficile da datare. Secondo l‘Arch. Ettore Montesi potrebbe essere stata realizzata nel ‘700, in quanto alcune caratteristiche della statua riportano ad opere simili di stile “rococò”: la forma fisica corpulenta, lo svolazzamento del veli. Di certo è stata realizzata in cartapesta e i colori odierni pare non siano quelli originali, perché ridipinta circa vent’anni fa dal Sig. Nevio Mariotti, quando era stata “prestata” per allestire un presepio a Saltara (PU).

Tornata a Corinaldo era stata depositata provvisoriamente nel campanile di San Francesco, in quanto si stavano svolgendo i lavori di manutenzione della Porta di Sopra. In seguito fu risistemata nell’attuale locazione con una festa religiosa. Intorno alla “nicchia” che la conteneva vi erano due enormi drappeggi rosso-azzurro, rifiniti di giallo, successivamente eliminati. Pare che alla venerazione di questa statua sia collegata una delle più antiche processioni del paese, “la processione dei fabbri” che tuttora avviene nel mese di giugno e si snoda lungo le vie del Borgo di Sopra. Nel passato un altro momento di forte valenza religiosa avveniva l’8 settembre, natività della madonna. In quella giornata si ricordava la “grazia” che una famiglia aveva ricevuto per lo scampato pericolo causato da un fulmine che era caduto vicinissimo alla propria abitazione, situata sopra Porta san Giovanni”, per cui dal popolo venne chiamata “la Madonna del fulmine”.

Testimonianze dell’Arch. Ettore Montesi e dei Sigg. Giuseppe Rossi e Mario Frati[1].


[1] Il testo qui riportato è interamente tratto dal lavoro condotto dagli alunni delle classi 5°A e 5°B della Scuola Elementare Statale “S. Maria Goretti” di Corinaldo, anno scolastico 1999-2000, progetto coordinato dalle insegnanti Anna Maria Frati, Danila Maori e Paola Scattolini e dal titolo Le Figurette.