09.07 SECONDA SERATA DE I “MARTEDÌ DELL’ARCHEOLOGIA”. IL TERRITORIO DI CORINALDO IN ERA TARDO ANTICA: IL SITO DI SANTA MARIA IN PORTUNO
Un affluenza degna di nota quella della scorsa sera tenutasi presso il piazzale retrostante la chiesa paleocristiana di Santa Maria in Portuno. Un interessato e coinvolto pubblico pubblico ha presenziato al secondo incontro della rassegna “I martedì dell’Archeologia” e ascoltato con vivo interesse l’intervento del prof. Giuseppe Lepore dal titolo: “Il territorio di Corinaldo in era tardo antica: il sito di Santa Maria in Portuno”.
Giuseppe Lepore è professore associato in Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana presso la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna dove inizia la sua attività didattica nell’anno accademicco 1996/97. Attualmente è Direttore della Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio.
Impegnativo sarebbe elencare le numerose attività di ricerca condotte nel tempo, basti accennare alle Forme dell’abitare nella Sicilia greca presso il Parco Archeologico “Valle dei Templi” di Agrigento; Alle Pitture parietali di età ellenistica e romana che indaga sulla tecnica pittorica ritrovata a Suasa e ad Agrigento nel Parco archeologico e paesaggistico della “Valle dei templi”, agli Scavi, ricerche e restauri nella città di Phoinike (Caonia – Epiro), ecc.
Qui è necessario evidenziare lo studio sul Territorio della Valle del fiume Cesano. Tale ricerca integra e completa la conoscenza del contesto in cui sorse la città romana di Suasa (tra le province di Pesaro e Ancona). Questo studio, esteso alle fasi tardo antiche e altomedievali del territorio, è confluito in una indagine archeologica, condotta dal Prof. Lepore nella chiesa della Madonna del Piano, già Santa Maria in Portuno. Le indagini archeologiche sono state condotte per dieci anni consecutivi (2001-2011) e hanno condotto a numerose pubblicazioni. Legata al nostro territorio è la ricerca sulla Romanizzazione dell’Ager gallicus, indagine che si collega al progetto pluriennale di “Archeologia Urbana a Senigallia”.
Le attività di ricerca sono state affiancate da cantieri archeologici, allestimenti di mostre e percorsi museali, partecipazione, in qualità, di relatore a congressi e convegni e da una innumerevole quantità di pubblicazioni tra cui, legati alla chiesa di Santa Maria del Piano: Edifici di culto cristiano nella valle del Cesano (Pesaro-Ancona). La documentazione storica e archeologica tra tardo antico e medioevo; Corinaldo (An): scavi nella cripta della chiesa della Madonna del Piano; La pratica del reimpiego nella valle del Cesano. Note per lo studio di un territorio; Santa Maria in Portuno nella valle del Cesano. Giuseppe Lepore insieme ad altri ha pubblicato Ricerche e scavi nel sito di S. Maria in Portuno presso Corinaldo (An): relazione preliminare degli anni 2001-2002, e ha curato avvalendosi del contributo di Stefano Lenci, Enrico Quagliarini e Quintilio Piattoni il volume dal titolo Ingegneria ed Archeologia. Dalla planimetria di scavo alla terza dimensione dell’elevato. La chiesa paleocristiana di Santa Maria in Portuno di Corinaldo.
Al centro dell’intervento di Giuseppe Lepore sarà dunque il sito di Santa Maria in Portuno che permette di ricostruire il paesaggio di età tardo antica e medievale della valle del fiume Cesano, all’indomani della scomparsa della città romana di Suasa. Certo molte sono ancora le domande senza risposta, ma le potenzialità della ricerca archeologica, storica e archivistica sono ancora elevatissime.
Al termine dell’incontro l’associazione Terre di Frattula ha deliziato i presenti con prodotti offerti da alcune aziende agricole del territorio; analogamente la cantina Maurizio Mencaroni ha accompagnato il tutto con dell’ottimo vino.
Gli incontri proseguiranno il 16 luglio con Federica Boschi: La necropoli di Contrada Nevola a Corinaldo: novità dalle ricerche archeologiche e il 23 luglio con Francesco Gabrielli: Riscoperta delle epigrafi dal territorio di Suasa.